Il Trattato di Libera Associazione (in inglese: Compact of Free Association, COFA) è un accordo internazionale che stabilisce e governa le relazioni di libera associazione tra gli Stati Uniti d'America e tre nazioni insulari dell'Oceano Pacifico: gli Stati Federati di Micronesia, le Isole Marshall e la Repubblica di Palau. Queste nazioni erano un tempo parte, assieme al Commonwealth delle Isole Marianne Settentrionali, del Territorio fiduciario delle Isole del Pacifico, un'amministrazione fiduciaria delle Nazioni Unite amministrata dalla marina militare degli Stati Uniti d'America dal 1947 al 1951 e dal ministero degli interni statunitense dal 1951 al 1986 (1994 nel caso di Palau).
Il trattato fu posto in essere come estensione dell'accordo di amministrazione territoriale tra USA e Nazioni Unite che obbligava il governo federale statunitense a "promuovere lo sviluppo dei popoli del Territorio fiduciario verso l'autogoverno o l'indipendenza a seconda delle particolari circostanze del Territorio e dei suoi abitanti e nel rispetto della volontà liberamente espressa dalle popolazioni coinvolte".[1] Stando al nuovo accordo, il governo USA fu inoltre tenuto a garantire a quegli Stati, attraverso il suo Ufficio per gli Affari Insulari, un'assistenza finanziaria per un periodo di 15 anni in cambio del completo comando e responsabilità della loro difesa internazionale.
Il Trattato di Libera Associazione fu quindi steso per la prima volta dai negoziatori nel 1980, firmato dalle parti coinvolte nel 1982-1983[2] e infine approvato dai cittadini degli Stati oceaniani con delle elezioni tenute nel 1983.[3] Le misure contenute nel contratto furono quindi adottate dal Congresso degli Stati Uniti d'America nel 1986, diventando legge il 13 novembre dello stesso anno.[4]